Quante volte vi sarete chiesti com’è nata la magia? Ebbene, non esiste una risposta precisa. Per quanto ne sappiamo la magia esiste da tempi immemori, proveniente da ''The One Magic'', la fonte originaria di ogni potere.
Un tempo temuta, quindi oppressa, fu gradualmente accettata e, ora, fa ufficialmente parte della vita quotidiana.
Ma come mai non tutti sono in grado di padroneggiarla? Da dove proviene tutto questo dono immenso? Qual è la fonte primordiale di tutto ciò? Le risposte a queste domande sono ancora sconosciute.
Ci furono anni in cui tutti gli studiosi di Fiore cercarono di spiegare le cause di questo fenomeno. Gareggiando tra di loro inventando teorie utopiche ed esplorando il continente in cerca di prove che convalidassero le loro ipotesi. Tra di loro c'era Mateus, un giovane ricercatore, ben istruito e avido di sapere; che aveva dedicato la sua intera esistenza alla scienza e alla ricerca della verità.
Lo studioso non era ben visto dai suoi colleghi, sostenendo egli una tra le più assurde congetture riguardanti la nascita del potere ancestrale: il “cuore della magia”.
Secondo questa vecchia, misteriosa leggenda la magia era una risorsa riconducibile ad un’unica fonte inesauribile. (Per alcuni una pietra preziosa, per altri una reliquia lasciata in dono dagli dei)
In un clima simile era impensabile che il giovane ricercatore non si lasciasse influenzare dai colleghi, che lo scoraggiarono nel continuare il suo folle studio. Stava quasi per abbandonare tutto.
Eppure si sa, è proprio quando meno ce lo aspettiamo che la vita decide di premiarci, in modo inaspettato... e così fu con Mateus: si trovava in spedizione sull’isola di Garuna, in un tempio sperduto nel bel mezzo della foresta. Ed eccole lì... delle incisioni, su una parete di pietra, consumate dalle intemperie del tempo. Al ragazzo si illuminarono gli occhi, era quello il segno che aspettava! Non era tutto perduto! Di lì a poco avrebbe sconvolto la sua miserabile vita...
Passarono i giorni e le notti, ma egli non si smuoveva: doveva decifrare quelle scritte, sentiva di essere vicino alla scoperta di qualcosa di grandioso. Quel qualcosa lo avrebbe portato, infine, alla gloria indiscussa. Quelle scritte parlavano proprio del cuore della magia!
“Dubita degli astri.
Dubita dell’uomo.
Dubita anche di te stesso.
Ma non dubitare mai della ragione.
Non esiste abnegazione per il savio cercatore.
Tutto quello che vedi è un’illusione.
Soltanto il sapiente può coglierne la vera essenza.
Pazienta, cercatore.
L’ingiuria dura poco.
La verità è figlia del tempo.
Quindi gioisci, perché in futuro ripagherà i torti subiti.”
Con il cuore a mille il giovane tradusse le righe restanti, che furono, per lui, le più sconvolgenti.
“Sappi, cercatore: il cuore della magia è formato da quattro tesori di inestimabile valore. Se riuscirai a riunirli, sarai in grado di padroneggiare, creare e distruggere la magia.”
Mateus non riusciva a crederci. Tutti gli anni passati alla ricerca di quella verità, tutto il tempo speso sui libri alla ricerca di un indizio, non erano stati vani!
Aveva finalmente trovato la vera causa della nascita della magia, e solo un “piccolo” passo lo separava dalla realizzazione del suo sogno.
Trascorse i giorni successivi rinchiuso nel suo laboratorio, circondato da libri e testi sacri, alla ricerca dei nomi e delle ubicazioni dei fantomatici tesori.
Durante una spedizione, nella quale sperava di trovare un amuleto sacro, si imbatté in un lungo ed elegante scettro dorato, avvolto da un'aura sinistra e violacea.
Il giovane si chiese come mai, a distanza di così tanti anni, se non secoli, nessuno avesse mai tentato di rubare quella preziosa reliquia. Non gli sfiorò neppure la mente l’idea che potesse esserci qualcosa sotto, qualcosa di davvero spaventoso.
All'incosciente ricercatore bastò sfiorare appena il bastone perché l’anatema si scagliasse su di lui trasformandolo in una sottospecie di demone. Le incisioni riportate sul tesoro recitavano, infatti: “Chiunque oserà farne uso sarà maledetto in eterno e corrotto dalle tenebre. Se sei pronto per questo passo, cercatore, afferra lo scettro e diventane padrone!”
Da quel momento in poi l'utopia di Mateus ebbe inizio: il mondo non avrebbe più vissuto giorni tranquilli, bensì con l'ombra della morte alle sue spalle.
La rovina, per il genere umano e per il mondo come oggi lo conosciamo, incombe insesorabile.
Oraciòn Seis, Grimoire Heart, Tartaros... tutte distrutte. La Balam Alliance vacilla, ma il Concilio ha ben poco di cui festeggiare. L'oscurità avvolge Fiore, sempre di più. Sangue, terrore, grida, lamenti... musica per le mie orecchie!
Questi stolti devono pagare per le loro azioni. Questo mondo corrotto conoscerà presto la fine!
Ogni cosa ha un inizio e una fine, dopotutto. Darò vita a un ciclo inesorabile di morte e rinascita, fino a quando non raggiungeremo l'equilibrio perfetto, il mondo ideale, libero dalla corruzione... un elisio, il MIO locus amoenus!
Diventerò un DIO, temuto e stimato! Mi eleverò al di sopra dei comuni mortali!
Chiunque mi ostacoli, verrà spazzato via!
Uno dei tesori sacri è già in mio potere. Quando avrò trovato gli altri tre, sarò in grado di portare a termine l'epurazione. E' questione di tempo. Da solo riscriverò Le sorti di Earth Land.
- Tratto dal Diario di Mateus, il cercatore. Anno x792, isola di Garuna. {La nascita dell'Elisio}